domenica 8 maggio 2011

Il pifferaio cosmico

Noi umani siamo convinti di vivere nell'unico universo che esiste.
Ma una sera, mentre ero in quel mondo evanescente che sta a metà tra il sogno e la realtà, una strana voce mi ha sussurrato all'orecchio una storia diversa.
Una storia bizzarra e assurda, che tenterò di ricordare.
In realtà, diceva la voce, noi possiamo percepire solo una parte delle dimensioni esistenti, mentre di quelle che ci sono precluse non abbiamo il sentore.
Tra le tante dimensioni del multiverso che ci sono velate, in mezzo alle loro pieghe, si nascondono strani mondi.
In uno di essi, vive un popolo che non ha origine e non ha fine, e che è in grado di vedere sia noi che quello che a noi è nascosto.

Per loro la morte non ha senso, come non ha senso la nascita.
I loro occhi si aprono su tutti gli universi possibili e la loro conoscenza non ha limiti.
Questo popolo ha raggiunto una consapevolezza a noi incomprensibile, e tra le tante virtù che esistono ha una predilezione (anzi, una venerazione) per l'armonia.
E' per questo che ognuno di loro, singolarmente e in maniera diversa, ha creato quello che a noi sembrerebbe uno strumento musicale, ma che loro chiamano "generatore di armonia".
Non c'è un'istante della loro vita in cui essi non parlino di armonia, non vivano l'armonia, non costruiscano l'armonia con i loro strumenti.

E questa beatitudine, tuttavia, sembrava non bastare. 
Un'insolita inquietudine aleggiava, e li disturbava come a noi disturbano le giornate uggiose.
Fu così che il più inquieto di tutti, il cui strumento somigliava a un piffero, decise di abbandonare il suo mondo alla ricerca di qualcosa che, infondo, non sapeva bene che fosse.
Il suo cammino fu lungo, ed il pifferaio vide cose che la voce tentò di spiegarmi, ma nemmeno sforzandomi le ho capite.
Fatto sta che, dopo qualche eone, il pifferaio non aveva ancora trovato quello che cercava, e si fermò sconsolato in un universo buio, pieno di nuvole caotiche di gas.
Mentre rifletteva sulla sua sfortuna, appoggiò la bocca al suo strumento e, senza che lo volesse, il piffero emise un suono basso e cupo.

Inaspettatamente, la nuvola che gli era vicina sussultò.
Incuriosito, il pifferaio fece un giro intorno alla nuvola, per capire cos'era successo. Poi, mentre continuava a girare, soffiò nuovamente nel piffero, cercando di nuovo quella nota bassa.
La nuvola sussultò di nuovo, e cominciò a contrarsi.
Si disse: "Curioso quello che accade. Ma, ancora più curioso è il fatto che io mi sento finalmente felice..."
Allora prese a suonare note sempre più acute, girando intorno alla nuvola.
La nuvola cominciò anch'essa a girare, e riprese a contrarsi sempre più velocemente.

Quando risuonò la nota più alta, un lampo colpì il pifferaio: si era acceso un nuovo sole.
La meraviglia gli riempì gli occhi, e per lui era una cosa assolutamente sconvolgente: non si aspettava una cosa nuova, dopo tutto quel peregrinare.
Una strana febbre lo prese, e cominciò a comporre col suo piffero una semplice armonia.
Immediatamente, quello che della nuvola era rimasto fino ad allora inerte iniziò a volteggiare intorno al nuovo sole, e guidato dal ritmo della musica, si organizzò in pianeti, lune, asteroidi, comete.....
Più l'armonia diventava complessa, più le strutture si organizzavano in modi meravigliosi.

Ad un certo punto, il pifferaio fu attratto da uno dei pianeti appena formati. 
Era piccolo, ma era il più bello. Da lì il sole era maestoso ma non era né bruciante come sui pianeti più vicini, né freddo come sui pianeti più lontani.
Un mare d'acqua, poi, lo ricopriva in gran parte. Visto da lontano, i colori della terra e del mare si mescolavano in una armonia che sugli altri pianeti non c'era, e che lo ispirò.
Prese nuovamente a suonare il piffero, e l'armonia che ne trasse gli toccò il cuore.
E, mentre suonava, su quella terra e nel suo mare si formarono delle piante con fiori e delle creature via via sempre più belle, che saltavano, si agitavano e ballavano al ritmo del suo piffero.

Quando l'armonia gli toccò più profondamente il cuore, una lacrima spuntò dai suoi occhi, e cadde sulla terra.
Mentre le ultime note echeggiavano nell'aria, dal misto di terra, acqua e lacrima nacque una nuova creatura che, quando lo vide gli chiese: "Chi sei?".
La gioia del pifferaio esplose, e finalmente comprese: a lui e al suo popolo mancava qualcuno con cui confrontarsi!!!!
Subito scappò da quel mondo, per avvisare il suo popolo della scoperta.
E lasciò la creatura senza risposta......
Oggi, il suo popolo vaga negli universi, e crea con l'armonia degli strumenti nuovi mondi.
E, ancora oggi, quella creatura aspetta una risposta....

8 commenti:

  1. Dedicata ai miei cari e ad Enzo, a cui avevo dato questo suggerimento, ma che evidentemente non ha colto.

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  2. caro Red,
    no, non l'avevo colto, ma proprio perchè mi è scivolato dalla memoria. In realtà, anch'io finisco spesso in un gioco di universi che si sfiorano e che si toccano silenziosamente. E spesso vi sono anche figure misteriose pronte a donare... Quando uscirà il mio secondo libro di racconti, vedrai che ho ripreso spesso questo tema.C'è molto in comune...Tuttavia, almeno uno (se lo trovo nel computer di mia figlia, dato che il mio è andato del tutto e spero che non si perda niente), te lo voglio mandare...
    .....
    troppo lungo... te lo mando pe email...

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  3. Bella la tua storia, Enzo. Tutto questo parlare di armonia, mi ha fatto venire in mente Orfeo e i riti orfici. Quanto ne vorrei sapere di più....

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  4. ciao red,
    è da un pò che non posti più qui si vede che entrare nello staff di astronomia.com ti impegna molto :-)

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  5. Caro Peppe,
    non è astronomia.com.... Sto ristrutturando casa, e la cosa è impegnativa... Appena ho tempo, finisco una bozza che ho già preparato, e la posto....

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  6. in bocca al lupo...io sto preparando un sito sulla scienza ma dato che ho deciso di testa mia di fare le cose senza piattaforme predefinite sto mettendo un pò più di tempo...mi piace avere il codice sottomano :-)

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  7. Hai visto gran bauscia, sapientone ed ignorante che non sei altro, che l'acqua sulla Terra non è arrivata dalle comete - come tu davi per scontato ed acquisito - ma ha una costituzione isotopica diversa da quella cometaria, in particolare è costituita dall'isotopo di massa 2 o Deuterio?
    Ignorante e presuntuoso (classico di chi si crede superiore a tutti, salvo poi rimediare puntualmente figure di cacca perchè smentito dai fatti), l'hai preso in quel posto e ben ti sta! ahahaha!

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