sabato 16 aprile 2011

Le parole non dette, i pensieri taciuti....

L'altro ieri stavo parlando con una donna.
Non la conosco molto bene, frequentiamo lo stesso corso da almeno un'anno, ma non siamo mai arrivati ad avere un'intimità tale da scambiarci più delle solite parole di convenienza.
A volte però basta poco, e la simpatia sorge così, spontanea, senza un perché (com'è che le cose più belle della vita non hanno un perché?).
Così, senza un perché, ci si ferma a parlare, e ci si apre completamente ad uno sconosciuto. (Vi è mai capitato? Com'è che è più facile confidarsi con un quasi sconosciuto che con i pochi cari che abbiamo?)
E così, comincia a parlare, come un fiume in piena.

E' infelice. Vive con un uomo che non apprezza, che la soffoca.
Eppure, con questo tale ha fatto due figli. Lo stesso tale, l'ha obbligata anni fa ad abortire il terzo figlio, e lei lo odia per questo. Lo stesso tale non le dà spazio nella vita quotidiana.
Ma non se ne va, non ha il coraggio di divorziare.
Ha paura del giudizio della madre, una donna ormai vedova di un'uomo che anche lei non amava, un violento. Ha paura per i figli, del loro giudizio, del dolore che può arrecare loro.
E così, giorno per giorno, si spegne come una candela chiusa sotto un bicchiere.
Si spegne a poco a poco, goccia a goccia.
La guardo in faccia. Ha le rughe di chi è abituato a soffrire in silenzio.
E' un volto che si può leggere come un libro.
In effetti, alcuni dicono che faccia deriva dal verbo fare. Insomma, il volto che mostriamo è tale e quale a quello che noi pensiamo e proviamo. Ce lo FACCIAmo....
Proprio per questo, posso andare oltre, superare le rughe e vedere quello che c'è dietro.
E quello che vedo mi fa sorridere. C'è una bimba lì dentro, una bimba curiosa e timorosa, un'animo gentile che ha una tremenda voglia di uscire e giocare con la vita.
Ma c'è un grosso livido sul braccio, e la cosa mi riporta a terra. E mi fa imbestialire.
Perché una bella persona si lascia morire in questo modo? Perché non reagire?
Per il giudizio della madre e dei figli....

Un giudizio che non conosce, perché non ha mai avuto il coraggio di dire loro quello che prova.

Le dico che una madre non può sopportare che una figlia soffra in quel modo; così come un figlio non può sacrificare al quieto vivere la propria madre. Le dico che ha una figlia, e che anche lei potrebbe ripetere i suoi errori. Le dico che ha ancora tanti anni davanti, e tante rose che non coglierà mai.
Non c'è niente da fare.
Tornerà a casa, a farsi massacrare l'anima e forse anche il corpo, da un'essere nero che non apprezza il tesoro che ha davanti.
Le parole non dette, i pensieri taciuti....

2 commenti:

  1. Semplicemente Meraviglioso...
    purtroppo non tutti hanno la capacità di guardare oltre quella membrana che nasconde molte verità...

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  2. Caro NiBiR,
    tutti possiamo dare uno sguardo dietro il velo.
    Basta smettere di vedere e incominciare a guardare...
    E' una questione di volontà e di attenzione.
    Nulla più...

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